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“[... ] Per varie Porte si apre l’adito a questa Città, fabbricate sul gusto dei mezzi tempi, con guardie, antimuri, merli, torri e ponti a levatoio, per poter impedire qualunque incursione [... ] ”. Così nel 1790 scriveva l’Antinori parlando della cinta fortificata che racchiudeva la città di Lanciano. Le Torri Montanare, così chiamate per la straordinaria posizione che permette di ammirare il panorama del massiccio della Maiella fino al Gran Sasso, testimoniano il profilo dell'antica cinta muraria (XI secolo). La costruzione si compone di due torri vicine tra loro, una torre d'avvistamento, interna alle mura, ed un massiccio torrione angolare esterno che risale al XV secolo. Il lato di Via Silvio Spaventa è realizzato in muratura, sul lato nord le mura sono costruite con pietre e muratura. La torre interna è a pianta rettangolare con tre dei quattro lati chiusi, mentre il quarto è rivolto verso l'interno. Nell'angolo nord-ovest si trova la torre più bassa che risale al XV secolo. I muraglioni interrotti dai bastioni sono caratterizzati da varie fasi costruttive e dall'utilizzo di tecniche diverse. La torre più alta mostra una merlatura e si compone di vari ponti in legno interni uniti mediante scale, che servivano ad arrivare alle feritoie dei vari piani. Attualmente il complesso monumentale che un tempo, aveva ospitato il carcere, è utilizzato come teatro all’aperto per spettacoli estivi.