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Situata nell'antico quartiere Civitanova, la chiesa di S. Maria maggiore domina con la sua magnifica facciata gotica la città di Lanciano. La leggenda vuole che la chiesa venne costruita su un tempio pagano dedicato ad Apollo, ubicato nel luogo dove si tenevano le cosiddette “Nundinae meractus”, ossia le fiere. Gli scavi di restauro- ripristino avvenuti nel 1968, hanno portato alla luce consistenti tracce di una chiesa romanica, risalente probabilmente alla fine del XII secolo, trasformata e assimilata nelle costruzioni successive. La facciata principale domina la piazzetta antistante, sulla sommità di una scalinata si trova il portale di Francesco Petrini, nella cui lunetta è inciso, sopra l'architrave, il nome dell'artefice dell'opera e la data di realizzazione (il 1317) insieme ad una raffigurazione scultorea della crocifissione. I virtuosismi decorativi che caratterizzano questo portale, ne fanno uno degli esempi più interessanti dell’arte abruzzese del Trecento. Il rosone posizionato in asse al portale, è costituito da cerchi concentrici, di cui il più esterno possiede una cornice ornata a bassorilievi con motivi floreali. A destra della facciata principale il portale tipicamente rinascimentale presenta caratteri stilistici simili al portale che si trova sul prospetto meridionale, e cosiddetto “federiciano”, e cioè tipico delle costruzioni pugliesi in auge durante il regno di Federico II di Svevia, ed in particolare presso Castel del monte di Andria. La facciata della chiesa originaria si apre su via Garibaldi, sul lato occidentale dell’edificio, con il portale, con doppio arco a sesto acuto, che precede il vero e proprio ingresso alla chiesa. Al centro dell’intero prospetto è collocato il campanile diviso in tre livelli, realizzati con archetti pensili e una cornice in pietra. L'interno è diviso in tre navate da pilastri cruciformi a cui sono addossati paraste e colonnine, che sorreggono archi a sesto acuto. Il presbiterio, ottagonale all'interno e quadrato esternamente, si innesta al corpo longitudinale delle navate. Oltre la parete sinistra si trovano gli ambienti sopravvissuti della chiesa cinquecentesca: parte della navata centrale e della navata sinistra con le cappelle laterali. In sagrestia è conservata una croce d’argento di Nicola da Guardiagrele.