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La chiesa arcipresbiteriale di Santo Stefano è il luogo di culto più importante di Castelfrentano. La costruzione è dedicata a Santo Stefano, il primo protomartire ad sacrificato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo. La fondazione della chiesa risale ad un periodo compreso tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, epoca in cui a Castelfrentano si insedia il primo nucleo di abitanti. Secondo alcuni studiosi l’edificio già esisteva nel 1561, quando da un documento notarile si apprende di un restauro alla facciata. Nella prima metà del Seicento viene eseguito un nuovo restauro, e ancora nel corso del Settecento come si legge da un’iscrizione sul portale, la chiesa viene completamente ricostruita e poi riaperta al culto nel 1780. L'edificio a navata unica, con cappelle laterali presenta una facciata realizzata in mattoni, è disposta orizzontalmente su due livelli. All’ingresso è allocato un portale in pietra di fattura tardobarocca, a cui corrisponde al livello superiore una finestra rettangolare. La facciata termina con un timpano, mentre il campanile in mattoni, posto sull’edificio contiguo, mostra una pianta quadrata ed è diviso in tre parti scandite da cornici marcapiano. L’interno della chiesa presenta un impianto a navata unica con cappelle laterali, transetto e copertura a cupola. L'abside, dietro l’altare maggiore realizzato in marmi policromi, è circondata da una balaustra, anch’essa in marmo. Il fonte battesimale, probabilmente risalente al XVI secolo, è in legno, mentre le decorazioni sono realizzate con stucchi. Da non perdere lo stupendo organo, opera di Quirico Gennari di Lanciano, tuttora conservato in cantoria.