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Nella Contrada Macchie, accanto al Cimitero, in buona posizione panoramica, sorge il Santuario di Santa Maria delle Grazie. E’ costituito da due edifici affiancati: a destra è una Chiesa che risale all’inizio del Settecento, mentre l’altra posta sulla sinistra ha una datazione molto più recente, degli anni Sessanta del Novecento. La parte di destra, di minore volume edilizio, ha una struttura ad aula rettangolare; la facciata è l’unico elemento che testimoni della sua antichità, dal momento che l’interno ha subìto una integrale trasformazione. La facciata ha un coronamento orizzontale; il portale al centro è affiancato da due piccole finestre, secondo un modello edilizio molto diffuso nella regione: sono definite “fenestrelle devotionis”, cioè “piccole finestre di devozione”, frequenti nelle chiese poste fuori dei centri abitati, quasi sempre chiuse; le aperture a fianco della porta, ad altezza d’uomo, avevano lo scopo di permettere ai viandanti di affacciarsi all’interno per recitare una preghiera. La parte moderna della facciata del Santuario imita nella disposizione degli elementi architettonici quella della parte adiacente; pertanto ne ripetono le forme il portale, le nicchie laterali, l’oculo e il cornicione superiore, tutti realizzati in stucco. L’interno è costituito da un’aula rettangolare, intonacata in bianco e decorata con cornici e stucchi dorati. La parete di fondo è occupata da una tela che raffigura la Madonna delle Grazie, di autore ignoto, ma probabilmente di scuola napoletana del Seicento.