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Roccascalegna è un piccolo borgo arroccato a circa 460 metri sul livello del mare sulle colline della Val di Sangro. L’origine del borgo risale certamente al Medioevo, più precisamente al 1160, secondo le fonti documentarie. Tuttavia alcuni resti rinvenuti in seguito a scavi archeologici dimostrano che ancora prima nella località esisteva un insediamento umano, dell’epoca eneolitica e poi di età romana. Quello che si sa con certezza è che il borgo nacque come avamposto militare dei Longobardi per controllare la Valle del Rio Secco e per difendere la zona dai Bizantini. Sul nome del paese i pareri degli studiosi sono discordanti. Alcuni sostengono che Rocca Scalegna, nominata come “Rocca-Scarengia” nel “Catalogus Baronum” del 1379, derivi da “Scarenna”, cioè “dirupo, scarpata, burrone”, con riferimento al fianco scosceso dello sperone roccioso su cui si trova ancora oggi il castello. Altri, invece, pensano che l’etimologia più giusta sia quella di “Rocc-Ashari”, un capo militare longobardo che sarebbe stato il fondatore dello stesso castello. Infine, la tradizione popolare ritiene che il nome di Roccascalegna derivi dalla scala di legno che un tempo portava alla torre del castello, e in effetti una scala a pioli figura nello stemma comunale. Il borgo è composto di modeste case a uno o due piani, situate ai piedi del castello, alcune già ridotte a ruderi, altre recuperate e tuttora abitate. Affiancano una stretta via che gira attorno allo sperone roccioso del castello e termina vicino alla Chiesa di San Pietro.