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Lanciano era uno polo commerciale importante già nel tardo Impero, famoso per le sue fiere e commerci. Le fiere annue (in giugno e in settembre) furono per tutto il Medioevo e nell'età moderna tra le più celebri dell'Italia centrale; vi accorrevano mercanti da ogni parte della penisola, ma anche dalla Francia, dall'Europa centrale e soprattutto dall'opposta costa balcanica. L'ingresso alla città avveniva attraverso le numerose porte collocate lungo le mura. Concepita con la funzione di accesso all' abitato Porta Diocleziana ha probabili origini medievali, legate alla nascita e allo sviluppo della cinta muraria di Lanciano. Oggi è lo snodo che collega largo Paolo Tasso con il ponte Diocleziano. La parte superiore sembra essere stata aggiunta in epoca più tarda. La porta fornita di una sola apertura è costruita con mattoni a vista, esclusa la base dei piedritti dove la muratura è mista di pietra e mattoni. Il vano della porta a pianta trapezoidale, è coperto a volta ed è inquadrato da un arco a sesto ribassato, più ampio, sul fronte esterno e da un arco a tutto sesto, più piccolo, su quello interno. Una cornice marcapiano, impostata sopra la chiave degli archi, separa la porta da un livello superiore a terminazione orizzontale. Sopra l'unica apertura, le due facciate presentano un vano rettangolare, occupato da una finestra sul fronte esterno, e da un balcone su quello interno.