- Home
- Scheda struttura
Nel 1997 l’artista greco Costas Varotsos realizzò nella località della Morgia di Gessopalena un’opera che intitolò “Orizzonti” e dedicò, come simbolico Monumento alla Resistenza, a tutti coloro che in Abruzzo e in Italia avevano lottato durante la seconda guerra mondiale contro l’occupazione tedesca e il regime dittatoriale della Repubblica di Salò per restituire la libertà e la democrazia al popolo italiano. Costas Varotsos opera sul vetro, quindi decide di collocare una istallazione d’arte sullo sprone roccioso della Morgia. Riempie con lastre di vetro la forma del cosiddetto “ginocchio di Sansone “, fino a formare una sorta di piramide rovesciata. In questo modo egli colma virtualmente la sella fra due cime della montagna, quasi per creare una nuova linea d’orizzonte, e al tempo stesso restituisce alla natura del luogo quel materiale di pietra che in passato veniva estratto per le costruzioni umane. Grazie alla naturale trasparenza del materiale adottato nell’istallazione, Costas Varotsos può togliere alla forma la sua materialità, tanto che nelle giornate serene è possibile che il cielo e il vetro assumano lo stesso colore. L’artista la intitola “Orizzonti”, per sottolineare la qualità particolare della sua creazione, che permette di guardare al di là di se stessa, insomma di percepire apparenze lontane pur rivestendo il carattere di un’opera d’arte, di una fattura umana. D’ altra parte, lo stretto legame che Costas Varostos ha saputo creare tra il luogo dell’istallazione e la sua opera, che non può esistere se non là dove egli l’ha collocata, è un omaggio alla terra d’ Abruzzo, un modo di esaltarne la naturale bellezza.