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Alla periferia del centro storico di Borrello, sopra le rocce delle Ripi, a strapiombo sulla valle del Sangro, sorge l’antica Chiesa di Sant’Egidio, che nel corso dei secoli fu soggetta a varie distruzioni e successive ricostruzioni. Infatti a metà del Quattrocento andò in rovina a causa di un terremoto; in seguito fu rifatta, ma un altro sisma la distrusse nel 1706. Ricostruita pochi anni dopo, ebbe vari rimaneggiamenti tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Nel corso dell’ultimo secolo alla Chiesa toccarono altre traversie, anche per cause di guerra, finché nel 1990 se ne avviò l’opera di restauro e di ricostruzione. Oggi presenta una facciata a capanna, con una muratura realizzata con ciottoli e pietre appena sbozzate. La stessa tecnica costruttiva si nota nel campanile, posto a sinistra della facciata. Il portale in pietra calcarea, di stile tardo barocco, è adorno dell’immagine della Madonna inscritta in una cornice che ai lati termina in due volute. L’interno è a navata unica ed ha una copertura a capriate di legno lamellare a vista, realizzata in anni recenti, mentre di epoca più antica è l’edicola posta al centro dell’abside: racchiusa da colonne scanalate di stile corinzio, è sormontata da un timpano ad arco ribassato e arricchita di fregi e altre decorazioni in stucco. Sia al centro dell’edicola che ai suoi lati si aprono nicchie con statue di Santi. Da notare l’abside poligonale, una caratteristica architettonica non frequente nelle chiese abruzzesi.