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Il Santuario di Santa Maria in Basilica risale all’ottavo secolo dopo Cristo, quando apparteneva ai Benedettini dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno. In epoca successiva l’Ordine di San Benedetto abbandonò questo insediamento e nel patronato della Chiesa subentrò la famiglia Caracciolo, che provvide a rifacimenti e ampliamenti fino all’Ottocento. Il Santuario sorge isolato nella campagna, presso la riva del fiume Sangro. Ha una struttura complessa, formata da cinque volumi diversi per altezza e sporgenti in varia misura, secondo le tre navate interne e le cappelle laterali. L’unico portale di accesso è realizzato in mattoni rossi, affiancato da due paraste rettangolari e chiuso in alto da un arco a sesto ribassato. Una cornice composita, pure in mattoni, lo circonda interamente. Nell’interno, una serie di pilastri con archi a tutto sesto divide l’ambiente in tre navate. Tutto intorno corre una trabeazione sorretta da capitelli dorati. La navata centrale, il transetto e l’abside hanno una copertura a botte con lunette ed archi trasversali. La volta è decorata con affreschi incorniciati da stucchi. Sulla navata principale si eleva una cupola semisferica impostata su quattro pennacchi, ma priva di lanterna; è decorata da cassettoni degradanti verso il centro. Le navate laterali hanno volte a vela impostate su archi a tutto sesto. Nelle cappelle si notano coperture a volta e decorazioni in stucco. L’altare maggiore è strutturato con due colonne per lato che sorreggono una trabeazione orizzontale; al di sopra, un oculo circolare inquadrato da volute, cornici, putti e ghirlande. Al centro, in una nicchia, si trova l’antica statua della Madonna con Bambino.