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- Scheda struttura
L’esistenza della chiesa è documentata già dal Trecento, viene infatti citata come possedimento delle Badie di Santo Stefano e di Arabona, ma la costruzione in mattoni fa ritardare la fabbrica alla fine del XVI secolo. L’interno barocco ha subito un notevole intervento intorno alla metà dell’Ottocento, restauri certi si hanno nel 1848 e nel 1849 su commissione dell'arciprete Alessio Tessitore che fa ingrandire la navata centrale, costruire le cappelle, restaurare gli altari e decorare nel 1857 con affreschi la volta dal De Benedictis. La parrocchia di S. Salvatore, si erge nella parte alta del paese, e presenta una grande facciata in cortina laterizia divisa in due livelli. Ai lati del fronte centrale si trovano due portali con timpano, l’ordine superiore, ad una campata con frontespizio a timpano curvo, è segnato al centro da una apertura schermata da una balaustra. Sulla parte sinistra si innalza la torre campanaria, un solido blocco a pianta quadrata. Sul lato opposto è allocato un piccolo campaniletto a vela che ospita una campana. L’interno è a tre navate, divise da una serie di arcate, quella centrale è coperta da una volta a botte lunettata; le navate laterali, più basse, sono invece coperte da una serie di volte a vela. Una delle campate della navata laterale sinistra presenta una cappella gentilizia di forma semicircolare, riccamente decorata, appartenente dal 1858 alla famiglia Priori.